Preamplificatore linea telecomandabile

By 27 Dicembre 2014 new, Progetti

PROVA!!!   –  AUTOCOSTRUZIONE

Apparecchio: Preamplificatore linea telecomandabile.
Autore del progetto: Atto E. Rinaldo

Caratteristiche:

  • Ingressi linea: – 10 (8 telecomandabili e 2 manuali)
  • Uscite: – 3 Pre-out con impedenza < 1 Kohm
    – 1 Cuffia stereo >/= 600 ohm
    – 1 rec out, attivabile mediante switch
  • Distorsione: – Non misurabile
  • Guadagno: – 6 db ( 2 x )
  • Opzioni: Selezione ingressi e volume telecomandabili. .

Premessa
L’idea, che poi e’ diventata una esigenza, (siamo nel campo del voluttuario ) e’ nata nel momento in cui il numero di ingressi del mio prestigioso pre Yamaha mod. C-80 sono risultati insufficienti. Infatti con l’avvento del DVD, del ricevitore satellitare, e altre fonti digitali, il numero di ingressi dei pre degli anni 80/90 si dimostrano limitati nel numero.
La prima cosa che volevo realizzare era un pre passivo; semplice e di costo limitato. Poi, attraverso una analisi piu’ approfondita, mi sono convinto che era necessario interporre tra le varie sorgenti e l’amplificatore di potenza, un “Buffer”.
La soluzione finale me l’ha suggerita un articolo apparso sul numero di marzo 2005 di AudioXpress (www.audioxpress.com) che impiega appunto stadi “all Fet” forniti dalla “Borbely Audio” (www.borbelyaudio.com) le cui caratteristiche sembravano soddisfare le mie esigenze. (Foto 1)
Inoltre disponendo di un numero significativo di sorgenti sonore volevo includere la possibilita’ di poterle selezionare, controllarne il volume, tramite un telecomando. (Foto 2).

La mia realizzazione
Il progetto doveva trovare posto in un telaio con altezza massima di cm 4. Questo poteva costituire un problema, in particolare, per la dimensione del trasformatore di alimentazione che infatti ho faticato trovare con dimensioni e caratteristiche elettriche richieste. (Foto 3)
Tutti gli ingressi sono selezionabili mediante relays a due vie (Ry 1 thru 10) comandati sia manualmente, tramite un commutatore rotativo, che con telecomando. Il dispositivo che attua questa funzione e’ il ricevitore a raggi infrarossi (IR) “Volleman P6711’1″ acquistato in USA durante la mia permanenza cola’ per motivi di lavoro.
I relais trovano posto su di un sottoassieme costituito dal circuito stampato integrato con il pannello degli ingressi/uscite da me progettato e realizzato (Foto 4). Cio’ comporta una grossa semplificazione nei collegamenti circuitali e lunghezze minime dei cavi di ingresso.
Il ricevitore IR) del telecomando (Foto 5) fornisce tutti i segnali necessari per pilotare i relays e il motorino di azionamento del potenziometro del volume, ALPS.
Il telecomando e’ ancora un Kit Volleman modello K 6710 che dispone di 15 canali programmabili di cui 8 + 2 utilizzati in questa applicazione.
Il circuito buffer, o meglio super-buffer, come anticipato, e’ prodotto e fornito in kit dalla Borbely audio con sigla EB-602/403 ed interamente realizzato con tecnologia FET, presenta delle caratteristiche eccellenti.
L’alimentazione al superbuffer e’ fornita dall’alimentatore in kit, sempre di Borbely EB/802/243, (Foto 6) mentre per il resto dei circuiti ho recuperato un kit di Nuova elettronica LX 1232 (www.nuovaelettronica.it) modificato, per fornire i 12 volt richiesti dai circuiti di servizio e +5V per il controllo di volume motorizzato.
Il resto e’ cablaggio …. che non e’ cosa da poco quando si vuole ottenere un montaggio pulito e
prestazioni da vera HI-FI. (foto 7) e (foto 8 ).

Lo schema
Lo schema elettrico e’ visibile nella fig 01. Il circuito e’ relativamente semplice trattandosi di commutazioni a relay e interconnessioni tra i vari sottoassiemi pre-assemblati dallo scrivente.
Come si vede solo 8 relays (Ry3 … Ry10) vengono azionati dal telecomando per selezionare gli ingressi; questo infatti e’ il limite del ricevitore. Le altre uscite sono di tipo impulsivo, cioe’ il segnale e’ presente solo per il tempo in cui si tiene premuto il pulsante del telecomando.
Questa funzione aziona il motorino di controllo del volume tramite Ry 13-14 .
Gli altri 2 relays, Ry 1 – 2, (totale 10 ingressi) vengono attivati solo manualmente e riguardano le posizioni Pick-up, e Aux 1 presupponendo che per questi ingressi ci si debba comunque alzare dalla poltrona per operare sull’impianto di amplificazione. (Es.: mettere il disco LP sul piatto del giradischi).
L’ingresso PU assume pertanto la disponibilita’ di un pre RIAA esterno.
Il commutatore manuale di selezione degli ingressi, si trova normalmente nella posizione “remote” quando si intende attivare il telecomando; nelle altre posizioni vengono rimossi i 12 V (+V) per inibire il telecomando ed effettuare la selezione manuale. In pratica questo pero’ non avviene per una ragione che non mi sono spiegato appieno; sospetto che all’interno del ricevitore Velleman ci siano dei ritorni dei + 12 dal +VB che comunque forniscono tensione ai driver che pilotano i relays.
Forse la Velleman potrebbe spiegarne il vero motivo.
L’uscita per un eventuale registratore esterno viene attivata tramite l’interruttore “rec out” dal relay RY-11.
Analogamente lo switch “head on” attiva il relay RY-12 che abilita il jack per la cuffia e scollega le uscite all’amplificatore di potenza.

Il telaio
Ho gia’ detto che si tratta di un telaio commerciale “slim” e misura cm. L 43 x P 29 x H 4. ma chi desidera replicare questo progetto puo’ benissimo usare altre soluzioni.
Il pannello frontale ospita 8 LEDs, utilizzati per segnalare l’ingresso selezionato (tra quelli telecomandabili); sulla sinistra trova posto il commutatore per la selezione manuale degli ingressi e sulla destra la manopola del potenziometro del volume qualora si voglia intervenire manualmente anziche’ tramite telecomando e il jack per la cuffia.
Al centro, la finestrella per la ricezione del fascio IR del telecomando.
Sul retro gli ingressi RCA dorati, l’uscita Rec out, pre out ed infine il cavo di alimentazione.
Nella versione finale (qui non mostrata) le scritte sono state tutte pantografate da un artigiano che realizza targhe in metallo. La Foto 3 illustra il posizionamento dei vari sottoassiemi prima dell’esecuzione dei collegamenti.

I circuiti stampati
L’unico circuito stampato che ho realizzato e’ quello che contiene i relays di commutazione degli ingressi e uscite ….. croce e dolore per gli hobbisti come me. Il circuito di controllo del motore del volume, molto semplice, e’ stato realizzato su basette multifori.

L’alimentazione
Qui nulla di nuovo sotto il sole. Il Superbuffer dispone di una sua alimentazione di qualita’ (+/- 24 Volts) realizzata con il Kit Borbely EB/802/243 al quale ho dovuto accorciare i dissipatori perche’ troppo alti per essere contenuti nel telaio “slim” da 4cm, scelto.
La modifica non comporta problemi in quanto l’assorbimento del super buffer e’ di circa 2 x 25 mA contro una capacita’ dell’alimentatore, nella versione integrale, di 200 mA. (Foto 6)
Il ricevitore IR alimentato da una tensione di 12 volts dal kit di nuova elettronica LX 1232 (www.nuovaelettronica.it) il quale fornisce anche la tensione necessaria per l’azionamento del motorino del volume; un trasformatore commerciale “low profile” provvede quindi alle tensioni alternate necessarie.

Commenti finali a lavoro ultimato
Le immagini illustrate nel testo,mostrano alcuni particolari costruttivi oltre alla disposizione e il cablaggio dei vari dispositivi (Fig 03).
Lavorare con un telaio “slim” da 4 cm di altezza pone dei problemi all’ hobbista nella scelta e acquisto di alcuni componenti.
Il resto del lavoro richiede forature e fresature varie, da realizzare con una certa precisione per il montaggio dei componenti e dei sottoassiemi.
Le prestazioni sono ottime grazie alla performance del superbuffer.
Oserei dire che rispetto al comportamento del mio glorioso Yamaha C 80 ho fatto un salto qualitativo in avanti, oltre che aver risolto il problema del numero limitato degli ingressi.
Il telecomando opera in maniera perfetta; la regolazione del volume e’ graduale e facilmente controllabile.
L’inserimento del pre in questione, piuttosto che il collegamento diretto della sorgente all’amplificatore finale non comporta alcuna alterazione del suono; il super-buffer non c’e’, non si sente (a parte un guadagno di 6 db) e quando un circuito audio non fa nulla al suono originale vuol dire che e’ prossimo alla perfezione.
A.E.R.

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