RESTAURO RADIO RICEVITORE

By 17 Dicembre 2014 new, Progetti

Restauro IMCA radio modello IF 871

Autore del restauro: A. E. Rinaldo   – o –    Proprietario della radio: Fiorello Costa

Caratteristiche:

  • 6 gamme d’onda: Lunghe, medie 1, medie 2, 3 gamme onda corta
  • Controllo tono
  • Sintonia grossolana e fine
  • Strumento i ndicatore di sintonia ad indice
  • Peso 13 Kg circa

Ispezione visiva
Le condizioni originali facevano presumere che il restauro fosse possibile o quantomeno auspicabile, se non altro perché si trattava di un ricevitore di classe del 1939, a quell’epoca considerato un bene di lusso e destinato a persone abbienti.

Una analisi più accurata ha tuttavia evidenziato diversi problemi:

  1. Valvola alta frequenza 6D6 rotta e una seconda esaurita.
  2. Valvola 6L7 esaurita e introvabile ma sostituibile con 6K8G.
  3. Valvola 41 (pentodo finale) esaurita e sostituibile 6V6 e zoccolo Octal.
  4. Valvola 80 con filamento bruciato -introvabile- (sostituibile con diodi silicio).
  5. Condensatori elettrolitici completamente deteriorati.
  6. Numerosi condensatori con leggere perdite nel dielettrico.
  7. Diversi resistori con tolleranze fuori limite (oltre 20%).
  8. Impedenza di filtro interrotta -nessuno avvolge più trasformatori prezzo ragionevole-
  9. Altoparlante elettrodinamico con bobina d’eccitazione bruciata.

Per contro, la parte ad alta frequenza era in buone condizioni cosi’ come il resto della parte meccanica di sintonia.
Il mobile necessitava di qualche intervento di restauro e lucidatura.

Interventi necessari
Decido per una operazione drastica: smontare tutta la componentistica e ricostruire la radio con componenti passivi nuovi e sostituzione delle valvole difettose (Fig 02).
La non disponibilita’ dello schema elettrico, ormai introvabile, mi limita nella decisione. Esso e’ indispensabile per riportare il ricevitore nelle condizioni originali.
Dopo lunghe e infruttuose ricerche in internet e altre fonti decido di ricavare lo schema visivamente, mano a mano che rimuovo uno ad uno tutti i componenti. Lavoro lungo ma completato con successo perche’ riesco a ricostruire lo schema elettrico completo (Fig 03)* e lo schema fisico di montaggio originale (Fig 04)
A questo punto non rimaneva che iniziare il riassemblaggio seguendo lo schema elettrico ricavato sul quale tuttavia sono state apportate le modifiche necessarie per tenere conto delle diverse valvole utilizzate (fig 05)**.
L’operazione relativamente complessa, ha richiesto molto tempo. Ho ricostruito i vari stadi iniziando dall’alimentazione, poi lo stadio finale, la media frequenza ed infine gli stadi di ingresso e l’oscillatore locale.
La Fig. 06 mette in evidenza lo stato originale del montaggio mentre nella Fig 07 e’ possibile vedere il lavoro completo di riassemblaggio.
Ho provveduto al loro collaudo singolarmente mano a mano che il lavoro progrediva sino alla operazione finale di allineamento della media frequenza e della scala parlante.
Il ricevitore, con qualche limitazione dovuta al deterioramento della meccanica di sintonia, e’ ora perfettamente funzionante.
Purtroppo ai giorni nostri le fonti di disturbo elettrico sono infinite, dai tubi al neon, alle lampade a basso consumo, ai motori di vario
genere, ai personal computers, ecc. ne limitano le prestazioni, specie nella ricezione delle onde medie e lunghe.
Tuttavia con una buona antenna e’ capace ancora di far rivivere gli anni del dopoguerra quando la radio era il centro di attenzione per trascorrere una serata in compagnia.
I momenti migliori per la ricezione delle onde corte sono le ore serali ove la propagazione e favorita. Per le onde medie e lunghesono preferibili le ore di luce per la minore influenza dei disturbi elettrici.
Nelle figure che seguono sono visibili alcuni particolari del ricevitore come il tamburo di sintonia (Fig 08), la scala parlante con lo strumento ad indice (Fig 09) ed il ricevitore completo dopo il restauro del mobile (Fig 10).

– schema circuito originale, stampabile in formato .pdf
** schema circuito modificato, stampabile in formato .pdf

Tambre, febbraio 2008

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